
IL MICROMOSAICO
La produzione di questi oggetti è strettamente legata al pubblico del Grand Tour. A partire dal Settecento, grazie anche alla ripresa degli studi sulla cultura classica e a importanti ritrovamenti archeologici, viaggiatori e giovani aristocratici europei compiono quello che viene comunemente definito Grand Tour, una sorta di pellegrinaggio o viaggio di formazione nei luoghi in cui si trovavano vive testimonianze dell’antichità.
L’Italia, per la sua storia e per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, diventa una delle mete preferite dai viaggiatori. Per venire incontro alle esigenze di questo particolare pubblico, desideroso di portare in patria un ricordo dei luoghi visitati, si sviluppa a Roma, tra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, la tecnica del mosaico minuto o micromosaico.
Esistono due tipi di mosaico italiano: quello romano, detto anche micromosaico, nel quale piccole tessere di vetro vengono accostate e fissate assieme con del mastice su una superficie di vetro o pietra per riprodurre un disegno tracciato sulla base precedentemente. I soggetti tipici di questo tipo di mosaico sono le rovine romane, scene mitologiche e religiose e riproduzioni di antichi mosaici, come quelli Capitolini.
La produzione di questi oggetti è strettamente legata al pubblico del Grand Tour. A partire dal Settecento, grazie anche alla ripresa degli studi sulla cultura classica e a importanti ritrovamenti archeologici, viaggiatori e giovani aristocratici europei compiono quello che viene comunemente definito Grand Tour, una sorta di pellegrinaggio o viaggio di formazione nei luoghi in cui si trovavano vive testimonianze dell’antichità.
L’Italia, per la sua storia e per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, diventa una delle mete preferite dai viaggiatori. Per venire incontro alle esigenze di questo particolare pubblico, desideroso di portare in patria un ricordo dei luoghi visitati, si sviluppa a Roma, tra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, la tecnica del mosaico minuto o micromosaico.
Esistono due tipi di mosaico italiano: quello romano, detto anche micromosaico, nel quale piccole tessere di vetro vengono accostate e fissate assieme con del mastice su una superficie di vetro o pietra per riprodurre un disegno tracciato sulla base precedentemente. I soggetti tipici di questo tipo di mosaico sono le rovine romane, scene mitologiche e religiose e riproduzioni di antichi mosaici, come quelli Capitolini.

Un altro tipo di mosaico italiano è quello fiorentino, o di pietra dura, nel quale sottili sezioni di pietre colorate vengono tagliate ed assemblate su una base di marmo per formare immagini come in un puzzle. I temi privilegiati sono fiori, ma anche uccelli e farfalle.
La spilla è sicuramente l’accessorio privilegiato per il mosaico il cui valore – così come la datazione – si può stimare osservando il tipo di lavorazione:se avete tra la mani un mosaico con tessere molto piccole tali da far sembrare il disegno un dipinto, allora avete tra le mani un antico pezzo d’arte di estremo valore.
La spilla è sicuramente l’accessorio privilegiato per il mosaico il cui valore – così come la datazione – si può stimare osservando il tipo di lavorazione:se avete tra la mani un mosaico con tessere molto piccole tali da far sembrare il disegno un dipinto, allora avete tra le mani un antico pezzo d’arte di estremo valore.